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venerdì 23 settembre 2011

Quando ti osservo

QUANDO TI OSSERVO
(dedicata a mia madre)

Quando ti osservo
scopro la solitudine vasta del mare
per il tuo sguardo perso alla finestra
le parole accumulate in moti di onde sottili
e il tuo gesticolare di piccola sartia scossa dal vento.
Scorre amaro- tra noi- un sentore di fango
portato dal rumore della pioggia
e ogni volta ritorna, quando incrociamo gli occhi
per tacere, non dire o forse aggredire.
Scorre vile -tra noi- un fetore di alghe
per la rabbia repressa, i rancori sopiti.
Quando ti osservo
scopro la solitudine vasta dell’acqua
un fluire dirompente che nasconde i pensieri
sfioro allora la tua mano, ti bacio la fronte
ti lascio e ritorno
consapevole che anneghi e non posso farci nulla.

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