IL MIO FIUME
Mi piace osservare il mio fiume
il verde dell'erba
che protegge le rive,
i suoi denti d'acqua
che mordono l'amaro del giorno
e la nera corteccia della notte.
Lui ha un percorso innocente,
si direbbe un bambino
che gioca a mosca cieca
ma ha il passo lento
dell'uomo già vecchio
che ascolta in silenzio,
soppesa parole
e non dorme di notte.
Si dice che macchie di formiche rosse
fanno tana nel suo cuore,
gli pungono la voce
che poi diventa roca
ma la sua dolcezza rimane:
spada sguainata
tra due rive
che conosco.
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